lunedì 23 febbraio 2009

Orchidea Laeliocattonia

La Laeliocattonia è un ibrido tra due diversi genere quali la Cattleya e la Broughtonia. Sono orchidee epifite provviste di pseudobulbi il cui fogliame è di colore acceso e sempreverde. I fiori sono molto appariscenti nelle dimensioni e nei colori.

Luce

Necessitano di un buon quantitativo di luce durante tutto l'arco dell'anno facendo però attenzione ai periodi più caldi dell'anno poichè le scottature fogliari possono facilmente intaccare il fogliame. Se la si coltiva in casa la collocazione ideale è quella esposta ad est o ovest (in primavera estate) oppure a sud-est sud-ovest (autunno-inverno), mentre l'esposizione a nord è decisamente sconsigliata.



Innaffiature

Le innaffiature devono essere regolari durante tutto il periodo vegetativo quindi a partire dalla primavera fino all'inizio dell'autunno che coinciderà con una cospicua riduzione della frequenza e del quantitativo delle innaffiature. Durante l'inverno la Laeliocattonia dovrà osservare un periodo di riposo durante il quale non si effettueranno innaffiature ma si somministrerà un buon quantitativo di luce e temperature gradevoli.


Temperature

Durante la stagione invernale le temperature ideali non dovranno scendere al di sotto dei 13°C pertanto una temperatura ideale si aggirerà sui 13-15 °C mentre durante l'estate le temperature non dovrebbero salire oltre i 32°C. Con temperature del genere la pianta potrebbe manifestare sofferenza attraverso una perdita del turgore fogliare e attraverso un'evidente disidratazione degli pseudobulbi. Per evitare problemi del genere sarà indispensabile effettuare delle costanti vaporizzazioni dell'apparato fogliare e pseudobulboso.


Ventilazione

Quest'orchidea ama gli ambienti ventilati, ma non le correnti d'aria.


Substrato

Il substrato ideale è costituito da bark, agriperlite e altro materiale drenante quale polistirolo e argilla espansa.



Rinvaso

E' consigliabile rinvasare ogni due tre anni oppure se dovessero sussistere problemi quali marciumi e sofferenze radicali il rinvaso può essere effettuato al momento del bisogno.

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domenica 15 febbraio 2009

Come curare una Phalaenopsis?

Chi è alle prime armi con le Phalaenopsis potrebbe incontrare qualche difficoltà nella coltivazione di questa affascinante orchidea.
In realtà coltivarla non è difficile, bastano dei piccoli accorgimenti per far vegetare una Phalaenopsis in maniera ottimale.


Avete a disposizione una stanza luminosa con temperature gradevoli?
Bene, questa potrebbe essere la collocazione ideale. Durante l'autunno/inverno potrete collocare la pianta anche a contatto diretto con la luce solare, ad esempio sul davanzale di una finestra non schermata da una leggera tenda: in questo periodo (autunno/inverno), infatti, i raggi del sole non arrecano danno alle foglie mediante scottature fogliari poichè i raggi solari non sono particolarmente intensi, pertanto l'esposizione alla luce diretta è un vero toccasana per la vostra orchidea.

Contrariamente a partire dalla primavera, periodo in cui l'intensità dei raggi solari inizia ad aumentare, occorrerà schermare i vetri delle finestre con una leggera tenda per far si che la vostra Phalaenopsis riceva un buon quantitativo di luce schermata.

Fate attenzione alle correnti d'aria: non sono amate dalle orchidee per cui studiate bene la giusta collocazione evitando di porre l'orchidea in linea tra una finestra ed una porta.

Dunque, una volta individuata la giusta collocazione, potrete stare tranquilli e passare alla seconda fase della cotivazione.

Non di rado mi capita di ricevere domande sia nel blog che nel Forum Orchidofilia riguardanti le innaffiature, principale cruccio di tutti gli orchidofili alle prime armi e non.

Le orchidee durante il periodo invernale non necessitano di grandi innaffiature, anzi, eccedere potrebbe innescare problemi non indifferenti: in primo luogo marciumi radicali, perdita dei boccioli, marciumi fogliari, batteriosi. Anche le vaporizzazioni possono essere deleterie ed innescare marciumi fogliari da cui può derivare la perdita dell'apparato fogliare: le foglie a causa del ristagno dell'acqua tra le ascelle fogliari marciscono e si staccano dal fusto della pianta.

Ricordate sempre che le orchidee nella stagione autunnale ed invernale necessitano di un quantitativo minore di innaffiature, pertanto cercate d'innaffiare solo quando la pianta manifesta un bisogno reale. Nel caso dellle phalaenopsis regolatevi con il colore delle radici: quando queste assumono la classica colorazione argentea potrete fornire un minimo quantitativo d'acqua. Le vaporizzazioni è bene effettuarle al mattino in maniera tale da permettere alle foglie di asciugare.

Le concimazioni potrete effettuarle una volta al mese, se la pianta è in fioritura utilizzate un concime per piante fiorite con un alto titolo di fosforo (P) e potassio (K) rispetto al potassio (N), mentre a partire dalla primavera aumentate l'apporto di azoto (N) e diminuite quello di fosforo e potassio (P) (K).

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