lunedì 9 giugno 2008

Keiki orchidee


Il termine Keiki (bambino) h si sviluppano dalla gemme dormienti presenti sui fusti, sugli steli o alla base degli pseudobulbi o del colletto delle nostre orchidee.









Generalmente le orchidee producono keiki quando non hanno ricevuto una coltivazione adeguata: le gemme nodali si attivano e anzichè produrre fiori si attivano per la produzione di nuove piante.









(foto 1)

Le Phalaenopsis producono keiki sugli steli, in corrispondenza delle gemme dormienti ppure formarsi alla base del colletto (foto2).







foto 2

Le Phalaenopsis emettono keiki quando non sono sottoposte a temperature costanti di 13 -14 °C essenziali, per indurre fondamentali essenziali per una corretta coltivazione non sono adeguati.
(foto tratta da http://www.ltn.lv/~estere/eque02m.jpg)
Una volta che il keiki è ben formato ed ha sviluppato radici lunghe circa 4 - 5 cm lo si può staccare dalla pianta madre e rinvasare singolarmente come una normale orchidea.

Un Keiki per sviluppare radici abbsatanza lunghe può impiegare diverso tempo: in alcuni casi l'emissione di nuove radici avviene in tempi rapidi, in altri l'attesa risulta abbastanza lunga (anche diversi mesi).

Al momento della divisione, occorrerà utilizzare strumenti (taglierino, bisturi, forbice, coltello) sterilizzati.

Per concludere, i keiki si formano a causa di un’errata coltivazione che non permette alla pianta di canalizzare le energie necessarie verso le gemme dormienti ai fini della fioritura. I tal modo la pianta ritiene più semplice ed utile produrre nuove piante ai fini della continuazione della specie invece che attivarsi per la fioritura.

In alcuni casi, però, il fenomeno della filiazione si verifica anche involontariamente.
Ciò può deludere perché l’emissione del keiki comporta la perdita della fioritura, ma a mio avviso, è comunque un lieto evento.


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Luce Orchidee

La luce è un altro elemento fondamentale e non trascurabile nella coltivazione delle orchidee sia perché permette alla pianta di svilupparsi sia perché incide nella produzione di fiori (poca luce equivale ad una mancata fioritura).

La luce da luogo alla fotosintesi, per cui fornire un buon quantitativo di luce permette alle orchidee di crescere in maniera vigorosa e di incanalare energie per la fioritura.Un' orchidea sottoposta ad uno scarso quantitativo di luce risulta stentata nell crescita ed incapace di assorbire acqua ed elementi nutritivi attraverso l'apparato radicale.
Le piante, infatti, in base alle stagioni manifestano ritmi diversi di vegetazione: in estate, quando le ore di luce sono maggiori, le orchidee crescono rapidamente, assorbono un maggior quantitativo d'acqua e di nutrienti risultando così più vigorose.

Le orchidee come tutte le piante hanno dunque bisogno di luce, generalmente schermata durante le ore centrali delle giornate, mentre nelle prime ore del mattino e al tramonto è possibile fornire qualche ora di luce diretta.

Attenzione ai mesi più caldi quali luglio ed agosto: i raggi solari possono essere molto intensi e provocare delle scottature anche nelle prime ore del mattino, per cui in questi mesi sarebbe opportuno schermare comunque.
Coltivare le piante con il giusto quantitativo di luce è essenziale per evitare fenomeni di eziolatura fogliare, foglie di colore verde scuro, e mancanza delle fioritura nei casi di scarso apporto di luce solare e foglie di colore vedre chiaro, scottature fogliari, scarsa crescita e mancata fioritura nei casi di eccessivi quantitativi di luce.

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