martedì 16 settembre 2008

La Cambria

Il genere Cambria è il risultato dell'ibridazione tra alcune specie, quali Oncidium, Odontoglossum e Miltonia. Da tali ibridazioni derivano Cambria con fioriture diversificate nel colore, nella dimensione dei fiori e nella durata.

Il genere Cambria è costituito da pseudobulbi allungati e consistenti da cui si sviluppano foglie nastriformi di media lunghezza; gli steli si formano alla base degli pseudobulbi e precisamente tra le foglie laterali. Il numero delle infiorescenze è variabile e generalmente va dai 7 ai 10 fiori con petali e sepali vellutati. Lo stelo può essere reciso alla base al termine della fioritura poichè dal vecchio stelo non si svilupperà più alcun fiore.
Durante la primavera e l'estate i nuovi pseudobulbi si sviluppano con grande rapidità: alla base dei vecchi pseudobulbi, infatti, si svilupperanno dei piccoli pseudobulbi dalla forma molto affusolata che con la crescita tenderanno a rigonfiarsi e a raggiungere la maturità assumendo la classica forma dello pseudobulbo rigonfio. Da questo momento in poi occorrerà collocare le piante in un luogo fresco facendo attenzione ad innaffiare con molta parsimonia per circa 8 - 10 settimane al fine di favorire la produzione di un nuovo stelo fiorale.

Luce:
la Cambria predilige la luce soffusa e non tollera quindi il sole diretto: se le foglie assumono un colore verde scuro, ciò è indice di carenza di luce, contrariamente se le foglie assumono un colore verde rossastro la luce risulta essere troppo intensa.

Temperature:
durante il periodo vegetativo quindi in primavera estate, le temperature diurne dovrebbero aggirarsi intorno ai 20 25 °C, mentre durante i mesi più freddi è necessario assicurare alla pianta temperature più fresche comprese tra i 10 ed i 15 ° C associate a scarse innaffiature.

Innaffiature:
le innafiature devono essere moderate in primavera ed abbondanti in estate soprattutto se le temperature sono elevate, mentre vanno ridotte in autunno ed interrotte durante il periodo invernale. In questo periodo è possibile vaporizzare di tanto in tanto le foglie e gli pseudobulbi per evitare un eccessivo raggrinzimento degli pseudobulbi. Le basse temperature fanno si che la pianta entri in riposo vegetativo per tanto è necessario interrompere le innaffiature al fine di scongiurare l'insorgere di marciumi radicali. Le innaffiature potranno essere riprese non appena spunteranno i nuovi getti alla base dei vecchi pseudobulbi.

Concimazioni:
la Cambria va concimata nel periodo di sviluppo vegetativo , quindi primavera-estate, mentre le concimazioni vanno interrotte in autunno per poi riprenderle in primavera.
Non concimare in inverno.

Umidità:
l’umidità dovrebbe aggirarsi intorno al 40 50% , in estate, invece, il tasso d’umidità ideale si aggira intorno al 55 75%. L’umidità può essere favorita ponendo il vaso su un sottovaso con argilla espansa ed acqua (il vaso non deve entrare a contatto con l’acqua!), e con vaporizzazioni fogliari.

Ventilazione:
amano gli ambienti ventilati.

Rinvaso:
la Cambria và rinvasata almeno ogni due anni ed il rinvaso và effettuato quando il nuovo getto misura circa 4-5 cm ed è provvisto di radici.
Il composto vecchio và rinnovato con corteccia di pino/abete sminuzzata, unita a poca torba di sfagno e agriperlite.

Le vecchie radici e quelle marce o rovinate vanno eliminate, se occorre la pianta và divisa in gruppi di 3-4 pseudobulbi.
Appena effettuato il rinvaso, prima di annaffiare regolarmente occorre attendere che le nuove radici riprendano a vegetare e s’infilino nel composto di coltvazione.

Malattie:
la Cambria è un’orchidea abbastanza resistente agli attacchi parassitari, pertanto, al fine di mantenerla sana, è necessario coltivarla correttamente e in un ambiente adeguato.
E' soggetta all'attacco di parassiti tra i quali la cocciniglia e gli acari che possono essere combattuti mediante l'utilizzo di adeguati prodotti tra i quali il Confidor.
Se si notano dei marciumi o l’insorgere di malattie fungine, di marciume alle radici, ai bulbi alle foglie, occorre trattare l’orchidea con un fungicida a base di Propamocarb tramite l'immersione della pianta nella soluzione di acqua e fungicida adeguatamente miscelati. Andranno inoltre eliminati tutte le parti molli che assumono un colore scuro o giallognolo.


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