lunedì 9 marzo 2009

La Brassavola: "Signora della Notte"


Il genere Brassavola comprende circa 15 specie di orchidee che in natura crescono a basse altitudini dal Messico all'Argentina . Queste orchidee si caratterizzano per il profumo intenso sprigionato dai fiori durante le ore notturne al fine di attirare gli insetti impollinatori.

Grazie a questa peculiarità la Brassavola è stata soprannominata Signora della Notte.



Questo genere è stato catalogato nel 1813 ad opera di Robert Brown che lo chiamò così in onore di Antonio Brassavola medico naturalista del XVI secolo. Può essere epifita o litofita ed è costituita da pseudobulbi monofogliari.

Luce

Amano la luce ma non i raggi diretti del sole nei periodi più caldi della stagione estiva: in questo caso è bene esporre la pianta in una posizione in cui possa ricevere luce soffusa.

Temperature

Queste orchidee temono il freddo per cui in inverno le temperature non dovranno scendere al di sotto dei 15°C, mentre in estate temperature superiori ai 30°C possono arrecare qualche scompenso all'attività metabolica della pianta.

Innaffiature

Le innaffiature devono essere regolari e tra un'innaffiatura e l'altra è buona norma lasciare asciugare quasi totalmente il terreno di coltivazione. In inverno le innaffiature non andranno interrotte, ma diminuite di molto, quel tanto che basta per non far raggrinzire eccessivamente le innaffiature.

Ventilazione

La ventilazione è un elemento importante nella coltivazione di questo genere di orchidee poichè permette alle piante di tollerare con maggior facilità le alte temperature. La ventilazione, inoltre, permette alle radici di asciugare in tempi rapidi e quindi di essre meno soggette a marciumi radicali.

Concimazioni

Le concimazioni vanno effettuate con regolarità durante la fase di sviluppo della pianta (da marzo ad ottobre) con fertilizzanti bilanciati o con diversi valori di N.P.K. Durante la fase di riposo le concimazioni potranno essere effettuate in maniera molto blanda, circa una volta al mese.


Substrato

Il substrato di coltivazione deve essere inerte e costituito da bark agriperlite polistirolo, ma è possibile utilizzare anche sfagno , osmunda ecc..a patto che le radici asciughino in breve tempo.

Le specie pendenti come la B. nodosa è opportuno appenderle in cestelli .


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