Torno nuovamente a rispolverare l'argomento "Vanda coltivate nel bark" visto che questo tipo di coltivazione risulta essere particolarmente interessante dal punto di vista dello sviluppo radicale.
Quale orchidofilo non vorrebbe poter coltivare la propria Vanda a radici nude? Purtroppo questo tipo di coltivazione non è sempre possibile nei nostri ambienti casalinghi in quanto è causa di disidratazione fogliare e radicale (vedi Vanda Gordon Dillon coltivata nel bark).
Come nel caso della Vanda Gordon Dillon, vi mostro le immagini della Vanda Liovillei acquistata a radici nude il 26-05-2010.
Questa è la situazione della Vanda alla data 16-06-2010 (dopo 21 giorni dall'acquisto):
le radici si presentano inattive e la pianta non manifesta sviluppi sia al livello fogliare che radicale.
Per inserire le radici nel vaso ho provveduto ad immergere quest'ultime in acqua per alcune ore in maniera tale da ammorbidirle e renderle maggiormente gestibili: la Vanda, infatti, presenta un ampio apparato radicale con radici abbasta dure e poco "manovrabili" che per poter essere gestite senza traumi, necessitano di essere innaffiature preventivamente.
Al termine delle operazioni di rinvaso, alcune radici sono rimaste al di fuori del vaso a causa della loro durezza, ma nel complesso la maggior parte dell'apparato radicale è stato inserito nel vaso.
Dalle foto è possibile vedere l'assenza dell'attività radicale: le radici sono statiche e non hanno le cuffie apicali in fase di sviluppo.
Ciao sono Cristina,
RispondiEliminami è stata regalata l'orchidea Vanda Coerulea a radice nuda, volevo sapere se era possibile metterla in un vaso con il bark..
Grazie e a presto!
Salve cristina,
RispondiEliminaprima di metterla nel vaso controlla l'adattamento delle radici all'ambiente di casa:Se noti un assottigliamento delle radici e la perdita del turgore fogliare procedi con l'invasatura. Il bark deve essere di buona qualità e cioè duro al tatto oltre che di media pezzatura.