venerdì 6 giugno 2008

Elementi nutritivi

Elementi nuritivi orchidee

Le orchidee per nutrirsi utilizzano minerali inorganici derivanti dalla disgregazione delle rocce, dalla decomposizione di materiale inorganico, dall’attività di microbi, dagli escrementi degli animali. Tutti questi elementi formano i minerali inorganici.
Le orchidee attraverso le radici assorbono tali minerali come ioni presenti nell’acqua del terreno. Tali ioni in alcuni casi possono essere subito disponibili per l’apparato radicale, in altri casi possono essere collegati ad altri elementi oppure al terreno, per cui un terreno alcalino o acido, quindi con un PH elevato o basso, fanno si che i minerali inorganici non siano disponibili.
Un equilibrio di ioni di idrogeno e idrossilici determina un PH neutro, un livello medio del PH, quindi, fa sì che i nutrienti essenziali per l’orchidea come per tutte le piante , siano maggiormente disponibili.

Quali sono gli elementi minerali?


Tra gli elementi minerali indispensabili per la crescita delle orchidee troviamo:

Macroelementi
Carbonio (C) Idrogeno (H) , Ossigeno (O) reperibili mediante l’aria.
Azoto (N) Fosforo (P) Potassio (K)
Tutti questi elementi sono richiesti in grande quantità dalle orchidee.

Mesoelementi
Magnesio (Mg) , Zolfo (S) Calcio (Ca).

Microelementi
Il Boro (B), il Cloro (CL), il Rame (CU), il Ferro (Fe), il Manganese (Mn), il Sodio (Na), lo Zinco (Zn), il Molibdeno (Mo), Cobalto (Co)Silicio (Si)ed il Nickel (ni), sono richiesti in tracce.


Gli elementi minerali e gli effetti sulle orchidee

Azoto

Favorisce la crescita vegetativa delle orchidee, quindi la formazione e la crescita dello stelo. Un eccesso di somministrazione di questo macronutriente determina un sviluppo fogliare a scapito della fioritura, mentre una carenza inibisce la crescita dell’orchidea seguito da un ingiallimento fogliare.

Fosforo

Favorisce la crescita dell’orchidea, la fotosintesi, il metabolismo della pianta, la produzione di fiori e steli. Una carenza di fosforo si evidenzia dalla tonalità color porpora delle foglie e dei fusti, da una crescita stentata, da una scarsa produzione di fiori. La somministrazione di fosforo deve essere affiancata alla somministrazione di zinco.

Potassio

Favorisce l’equilibrio idrico, la consistenza dello stelo e delle foglie. Il Potassio favorisce la formazione di zuccheri, carboidrati, amidi, ma anche la sintesi proteica e la divisione cellulare.
Una carenza di potassio comporta problematiche soprattutto all’apparato fogliare , che risulta bruciato, macchiato , arricciato.


Zolfo

Lo zolfo favorisce la produzione di clorofilla , una sua carenza rende le foglie di una tonalità verde chiaro. Lo zolfo durante le irrigazioni và perso in grande quantità dal substrato.

Magnesio

Favorisce la produzione di carboidrati, zuccheri e grassi. Una sua carenza determina ingiallimenti tra le venature delle foglie, ed una conseguente caduta delle stesse. Può essere applicato anche sottoforma di spray fogliare.

Calcio

Favorisce la sintesi clorofilliana e le funzioni enzimatiche, favorisce, inoltre la crescita della pianta. La carenza di questo elemento si denota dal colore pallido del fogliame, in particolare delle nuove vegetazioni, dal loro ingiallimento, anche a livello delle venature.

Manganese

Favorisce gli enzimi deputati alla fotosintesi, la respirazione radicale e fogliare ed il metabolismo azotato.Una carenza è dimostrata da venature verde chiaro che successivamente diventano bianche e comportano una perdita delle foglie. Si possono evidenziare anche macchie di colore brunastro, nere, o grigiastre accanto alle vene. Se il substrato è particolarmente acido, il manganese può risultare tossico.

Boro

Favorisce la fioritura, la germinazione del polline, la fruttificazione, la divisione cellulare, le funzioni ormonali. Una carenza determina un ispessimento delle foglie, seguito da fragilità ed arricciamento.

Zinco

Favorisce gli ormoni essenziali per la crescita delle piante.
Una sua carenza si evince dall’aspetto chiazzato delle foglie, in particolare sulle foglie si rintracciano aree irregolari chiazzate. Un PH basso determina la tossicità di questo elemento.

Rame

Favorisce il metabolismo azotato. Una carenza determina un appassimento dei germogli, in particolare dell’apice, ma anche macchie marroni sulle foglie. Un eccesso di rame determina la tossicità dello stesso elemento.

Molibdeno

Favorisce la sintesi proteica e quindi l’accrescimento della pianta. Una carenza determina il blocco della crescita dell’orchidea, seguita da foglie di un verde pallido con margini arrotolati o concavi.

Carbonio

Favorisce l’assunzione di elementi minerali per l’orchidea e la realizzazione della fotosintesi, per cui una sua carenza comporta l’avvizzimento delle foglie, il loro ingiallimento (clorosi), avvizzimento, ma anche l’assunzione da parte delle foglie , di una tonalità color bronzo.


Nickel

Favorisce in particolar modo la produzione di semi e la loro germinazione.

Sodio

Favorisce l’osmosi e l’elemento ionico

Cobalto

Favorisce la fissazione dell’azoto

Silicio

Determina una robustezza delle pareti cellulari, rendendole più forti e resistenti agli attacchi parassitari. Il silicio favorisce una maggiore resistenza a temperature elevate e a periodi di siccità. Contro gli attacchi parassitari il silicio può essere utilizzato anche sottoforma di spray fogliari, quest’ultimo è anche valido come applicazione sulle infezioni fungine al fine di evitare la proliferazione dei funghi all’interno delle pareti cellulari della pianta.. Il silicio fa sì che le foglie assumano una posizione eretta, favorisce la formazione dello stelo, e diminuisce la possibilità di un’eventuale carenza di ferro, ma anche la tossicità del manganese.

Share/Save/Bookmark

1 commento:

  1. Grazie per questo elenco delle sostanze nutritive, mi è servito moltissimo per avere un'idea chiara.

    RispondiElimina

Inserisci la tua domanda