martedì 19 maggio 2009

Come innaffiare una Phalaenopsis??


La prima orchidea di un neofita è quasi sempre una Phalaenopsis ed inevitabilmente la prima domanda che ci si pone è: come e quando innaffiarla?


Innaffiare una Phalaenopsis è una delle domande più frequenti che i neofiti si pongono poichè c''è sempre il timore d'innaffiare nella maniera sbagliata, di fornire troppa o poca acqua, ma in realtà la questione non è poi così spinosa come sembra.



Per innaffiare nella giusta maniera bisogna prendere in considerazione alcuni elementi:

1) tipo di substrato ;

2) la stagione;

3) tasso di umidità ambientale.


Vediamo più da vicino questi 3 fattori:

1) se nel vaso è presente bark (corteccia) miscelato con torba, le innaffiature dovranno essere molto moderate ed effettuate a distanza di tempo perchè la torba tenderà a trattenere un eccessivo quantitativo di acqua che potrà far marcire le radici. In presenza di torba, quindi, usate davvero poca acqua, se possibile innaffiate con uno spruzzino vaporizzando il substrato superficiale, in questa maniera il substrato non s'inzuppera ma si inumidirà al punto giusto ed in maniera leggera.

Vaso contenente torba e bark= inadeguato


Innaffiate solo quando le radici assumono una colorazione argentea e quando la torba presente nel vaso è quasi asciutta. Ulteriore consiglio: cambiate il prima possibile il substrato contenente torba con un substrato di solo bark, così facendo avrete meno possibilità d'innescare marciumi radicali.


1.1) se nel vaso è presente solo bark allora la questione innaffiature sarà molto più semplice: innaffiate quando le radici assumono una colorazione argentea e vaporizzate giornalmente il bark superficiale principalmente in primavera-estate mentre in autunno inverno vaporizzate il bark superficiale di tanto in tanto (ogni 3-4 giorni).

Vaso contenente solo bark=adeguato



2) Anche la stagione incide sulle innaffiature e naturalmente occorre diradare le innaffiature e usare piccoli quantitativi di acqua durante l'autunno-inverno;

2.2) in primavera/estate sia il quantitativo che la frequenza delle innaffiature vanno incrementati.

3) Se durante l'autunno inverno le temperature negli ambienti casalinghi non sono particolarmente elevate e si aggirano intorno ai 18-20°C il tasso di umidità ambientale potrebbe essere abbastanza significativo e agevolare l'insorgere di marciumi soprattutto in seguito a vaporizzazioni eccessive delle foglie.

Per questo motivo fate attenzione alle nebulizzazioni nei periodi freddi e qualora sia necessario vaporizzare fatelo al mattino o nel primo pomeriggio in maniera tale da permettere alle foglie di asciugare bene prima di sera.

Fate altresì molta attenzione ai tempi di asciugatura in quanto nonostante l'accensione dei caloriferi i tempi di asciugatura di substrato e radici sono abbastanza rallentati per cui i marciumi possono manifestarsi con molta facilità.

La maggior parte degli ibridi di Phalaenopsis che troviamo sugli scaffali dei negozi, delle grandi catene di distribuzione tra i quali Ikea, centri commerciali vari ecc. sono vendute in vasi con substrati non adeguati per la salute delle Phalaenopsis e delle orchidee in generale. La maggior parte di queste orchidee sono invasate in vasi conteneti piccoli pezzi di corteccia (di scarsa qualità) ed un certo quantitativo di torba. Quest'ultima come ho già detto è purtroppo la principale causa di marciumi radicali dovuti ad eccessi d'acqua è quindi buona norma savsare la pianta il prima possibile e rinvasare con solo bark.

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