lunedì 14 luglio 2008

-CYMBIDIUM Orchidea


I Cymbidium sono tra le orchidee più generose in termini di fioritura e sviluppo, facilmente reperibili e non troppo "care" per le nostre tasche. Presentano steli fiorali alti ed arcuati con fiori cerosi dai colori delicati. I fiori possono avere un’unica colorazione o una combinazione di colore ed ogni spiga fiorale può produrre da 1 a 30 fiori. La maggior parte dei Cymbidium oggi in commercio sono ibridi derivanti dalle specie a grandi fiori che prediligono temperature fredde, sono quindi da coltivarsi in serra fredda; in commercio si trovano anche piccoli "Cymbidium in miniatura" provenienti dalla Cina e dal Giappone che gradiscono temperature più alte.

I Cymbidium sono delle piante sempre verdi costituite da pseudobulbi da cui si dipartono grandi radici carnose che affondano nel terreno. Gli pseudobulbi, in riferimento alla specie di appartenenza, possono essere grandi o sottili o avvolti dalle foglie.

Le foglie sono lunghe e strette e la loro lunghezza è molto variabile: da 35 cm. nelle specie più piccole, ad 1 metro nelle specie più grandi. Anche il numero delle foglie per pseudobulbo varia a seconda della specie e va da 9 a 15.


I nuovi getti partono dalla base degli pseudobulbi maturi.

Fioritura
Le spighe fiorali si formano generalmente da settembre a gennaio e possono fiorire, in base all'epoca di formazione, dall'inverno alla primavera.

Una volta che la spiga fiorale si è formata non c’è una regola di base che stabilisce il periodo di fioritura poichè ciò dipende molto da pianta a pianta: in alcuni casi la fioritura può avvenire rapidamente, in altri casi, lo sviluppo delle gemme può risultare molto più lento.

Riguardo all’identificazione del getto portatore della spiga fiorale quello che risulta subito evidente è la difficoltà di identificazione della stessa, soprattuto quando il nuovo getto è ancora piccolo. Soltanto quando il nuovo getto avrà raggiunto i 10 cm. o giù di lì sarà possibile distinguerlo dal getto fogliare: provate a toccarlo con le dita e noterete che il getto al suo interno conterrà la spiga che poi inizierà a svilupparsi autonomamente raggiungendo una certa altezza.
Durante la fase di maturazione dei boccioli fino all’apertura di quest'ultimo è molto importante che le temperature notturne non superino i 10 12 °C in quanto temperature più alte potrebbero comportare la caduta dei boccioli.
C'è da dire, però, che non sono rari i casi di persone che coltivano i Cymbidium direttamente negli ambinti casalinghi durante l'inverno e quindi durante la fase di maturazione dei boccioli, senza riscontrare problematiche.
Io non consiglio di coltivare i Cymbidium in casa, ma di farlo all'esterno o in alternativa in un ambiente non riscaldato e luminoso, poichè la coltivazione in ambienti domestici riscaldati può comportare la perdita delle fioritura.


Tecniche di coltivazione

Temperature.


Come detto in precedenza, i Cymbidium per fiorire necessitano di temperature notturne di 10 12° C e di un buon quantitativo di luce. Durante il periodo invernale tollerano anche temperature vicine allo zero: sono piante abbastanza tolleranti che durante il periodo invernale possono essere coltivate all'esterno in una zona riparata dalle piogge. In estate riescono a tollerare anche temperature intorno ai 30 35 gradi soprattutto se le innaffiature sono costanti ed abbondanti.

Luce.

Durante l’estate occorre posizionarli in un posto molto luminoso: naturalmente occorrerà abituarli gradatamente al sole diretto poichè le foglie potrebbero bruciarsi. Se si verificano delle tracce di bruciatura è buona norma posizionarli in un posto più ombreggiato, magari in un luogo dove la pianta sia parzialmente ombreggiata durante le ore centrali della giornata.

Non va dimenticato che anche durante l’inverno queste piante richiedono un buon quantitativo di luce.

Rinvaso
Un esempio di substrato potrebbe essere: torba di sfagno, corteccia di pino o di abete, ma se non avete la possibilità di disporre di tali substrati potete tranquillamente rinvasare con i classici substrati per ochidee già pronti e venduti in piccol sacchetti.
I Cymbidium sono piante che non amano essere rinvasate spesso, per cui sarebbe bene rinvasare ogni due tre anni. Per cercare di rinvasare con questa tempistica si possono collocare le piante adulte in vasi abbastanza capienti. Non amano, inoltre, essere divise con troppa frequenza, anzi, su uno stesso getto possono formarsi due nuovi getti e l’anno successivo altri due.
Quando rinvasare?
E bene rinvasare un Cymbidium quando gli pseudobulbi sono molto fitti e tendono a fuoriuscire dal vaso; quando il substrato risulta deteriorato o quando la pianta dà segni di crisi.
Se possibile è bene rinvasare dopo la fioritura, ma se il rinvaso si rende necessario, ad esempio perché è in atto un marciume radicale, è bene intervenire prontamente.


Al momento del rinvaso occorre disturbare il meno possibile le radici: ispezioniamo l’apparato radicale e se si evidenziano sintomi di marcescenza, armiamoci di forbice sterilizzata e tagliamo le radici a circa 10 cm dagli pseudobulbi. Dopo il taglio si sfrutterà tutta la forza del nuovo apparato radicale che farà capolino con l’inizio della bella stagione.
Un Cymbidium che presenta problemi di marciumi radicali deve essere essere sottoposto a dei piccoli accorgimenti: vediamo quali in questo articolo.

Quando la pianta necessita di essere rinvasata perchè il vaso è ormai diventato troppo piccolo o perchè occorre cambiare solo il substrato, potrà essere rinvasata senza essere disturbata al livello radicaledi in un vaso più grande. Questo tipo di rinvaso è il più semplice e vediamo come affrontarlo in questo articolo.

Fasi del rinvaso
Sul fondo del nuovo vaso posizionate dell’argilla espansa o dei pezzetti di polistirolo, mettete poi un po’ di substrato sul materiale per il drenaggio e sistematevi sopra la pianta.

Posizionate il Cymbidium nella nuova dimora e versate un po’ del nuovo substrato, precedentemente inumidito fino a metà del vaso, pigiate con le dita in maniera tale che il substrato penetri tra le radici.

Mettete altro substrato nel vaso e pressatelo.

Durante il rinvaso è possibile togliere i retrobulbi privi di foglie che non sono altro che i vecchi pseudobulbi ormai privi di foglie.

Quando si divide è opportuno lasciare 5 – 6 bulbi, in quanto porzioni più grandi di pseudobulbi favoriscono la fioritura.
Le operazioni di divisione vanno effettuate con strumenti sterilizzati e tamponate la ferita con una soluzione di fungicida o del semplice cicatrene o cannella conosciuta per le sue proprietà antifungine.

Regole post invasatura


Dopo aver rinvasato occorre tenere la pianta all’asciutto: in questa maniera le radici cicatrizzano più velocemente, inoltre il periodo asciutto permetterà all’apparato radicale di svilupparsi attraverso diramazioni laterali.

Innaffiature

I Cymbidium sono orchidee che amano avere il substrato umido, pertanto, non devono avere mai il substrato asciutto tranne nel periodo seguente il rinvaso o nel periodo invernale. Il quantitativo di acqua da somministrare dipende anche dal tipo di substrato utilizzato: se tende a trattenere molta acqua diminuiremo le innaffiature, se invece asciuga in breve tempo aumenteremo le innaffiature.
Nella stagione calda le foglie traspirano molto e può risultare necessario innaffiare e nebulizzare giornalmente soprattutto se le temperature sono molto elevate, inoltre se la pianta è di grande dimensione e occupa buona parte del vaso, consumerà un maggiore quantitativo di acqua rispetto alle piante appena invasate o che stazionano in un vaso di dimensioni più grandi rispetto all'apparato radicale.


Circolazione d’aria / Umidità

I Cymbidium sono orchidee che amano stazionare in luoghi in cui la ventilazione è buona, non temono quindi correnti d’aria che scongiurano anche la proliferazione di parassiti. Il quantitativo di umidità che richiedono non è eccessivamente alto, si aggira intorno al 50%.

Fertilizzazioni


Dipende molto dal substrato di coltura, se ad esempio si utilizza un substrato con una buona percentuale di torba e corteccia si può tranquillamente utilizzare un fertilizzante 20 20 20. Consultare la sezione "Concime"

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