lunedì 1 giugno 2009

Substrati di coltivazione: il "terriccio" per le orchidee

In vendita esistono molti substrati di coltivazione tra i quali il più utilizzato è certamente il bark.
Il bark, ovvero la corteccia di pino/abete, può essere utilizzato singolarmente o miscelato con altri substrati di coltivazione tra i quali la torba, lo sfagno, l'argilla, la carbonella, il polistirolo ecc.
In commercio non è facile reperire il bark specifico per orchidee adeguatamente deresinato e di diverse pezzature, nei garden, infatti, è possibile trovare o il bark per pacciamatura o il classico sacchetto con substrato per orchidee contenente anche torba che ,come detto già svariate volte, è inadatto e deleterio per le radici.
Il bark può essere utilizzato come unico substrato oppure lo si può miscelare con ciuffi di sfagno, muschio di sottobosco sfilacciato e piccoli grumi di torba di sfagno.
L'argilla espansa è un materiale che viene spesso utilizzato sul fondo dei vasi per favorire e migliorare il drenaggio.
I lapilli vulcanici sono utilizzati al posto del bark nel caso di orchidee litofite con pezzatura piccola- media e grande.
Lo sfagno lo si utilizza sia per la coltivazione in vaso sia per quella su zattera. Le orchidee coltivate in vasi con solo sfagno possono soffrire di eccessi idrici che possono far marcire le radici poichè lo sfagno tende a trattenere un elevato quantitativo d'acqua. Sulle zattere lo sfagno è utilizzato per fornire uno strato di umidità alle radici.
La carbonella vegetale è ricca di vegetali e può essere utilizzata aggiungendola in piccole quantità.

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