sabato 21 giugno 2008

Orchidea Zygopetalum


Tra le più belle orchidee a mio avviso c’è lo Zygopetalum, originario della Colombia e del Brasile. Comprende circa una decina di orchidee epifite e terrestri con pseudobulbi ovoidali, foglie lunghe, strette e appuntite all’estremità.

Lo Zygopetalum è un’ottima orchidea robusta e malleabile: può restare in casa o nella veranda per tutto l’anno tra i 15 e i 25 °C, sin dalla primavera è possibile posizionarla all'esterno in un luogo luminoso e con una buona circolazione d'aria. Anche in estate la pianta vegeta con buoni risultati all'esterno, magari all'obra di qualche pianta riparata dai raggi diretti del sole.

Luce
L'orchidea Zygopetalum non ama i raggi diretti del sole quando l'intensità di questi è particolarmente intensa (tarda primavera -estate inoltrata). In autunno ed in inverno può essere collocata in pieno sole (sud) sul davanzale di una finestra senza alcun danno, mentre a partire dalla tarda primavera sarà bene schermare la luce solare per evitare possibile scottature, se invece lo si colloca a nord-est lo Zygopetalum godrà di un buon quantitativo di luce non dannosa e non sarà necessario scheramare.

Annaffiature
Il substrato deve rimanere costantemente umido, ma non zuppo d’acqua. Questa orchidea è molto sensibile ai ristagni per cui innaffiate con parsimonia soprattutto durante l'autunno e l'inverno. Quando le temperature raggiungeranno livelli gradevoli e/o levati sarà necessario aumentare il livello di umidità predispondendo un sottovaso con argilla espansa ed acqua e procedere con leggere vaporizzazioni fogliari. E' bene non eccedere con le vaporizzazioni poichè questa orchidea si è rivelata molto sensibile ai ristagni idrici sulle foglie, non di rado capita di vedere sulla foglie macchie di vecchi ristagni idrici.

Concimazioni
Le fertilizzazioni devono essere effettuate con parsimonia poichè le radici sono molto sensibili non solo agli eccessi idrici ma anche ai depositi salini. Sono consigliabili concimazioni sporadiche e molto leggere.

(Zygopetalum arthur elle)
Substrato

Riguardo a questo argomento non si può generalizzare poichè gli Zygopetalum si distinguono in epifite e terricole. Fatta questa premessa è bene informarsi sullo Zygopetalum che si possiede per non commettere errori.
Le epifite necessitano di un substrato composto da bark, torba e sfagno in parti uguali, mentre le terricole vanno coltivate in un terriccio bilanciato e ben drenato.

Moltiplicazione

I rizomi possono essere divisi in primavera avendo l’accortezza di mantenere una radice ben formata per ogni parte di rizoma.

Parassiti e malattie
Gli pseudobulbi possono essere danneggiati dall’oziorinco, sono probabili anche attacchi di afidi e cocciniglia.

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Orchidea Vanda

Le orchidee vandacee sono originarie dell’Asia tropicale e crescono facilmente nei climi caldi dove possono essere coltivate all’esterno in zone leggermente ombreggiate.

Nei climi dove gli inverni sono freddi è bene coltivarle all’interno delle abitazioni dinanzi ad una finestra soleggiata, mentre in estate le si può trasferire all’esterno.

Temperatura:
le Vanda amano le temperature calde. Le temperature ideali sono di 15°C durante la notte e di 35 °C durante il giorno. Brevi periodi di temperature fredde possono essere tollerati , circa 8°C di minima notturna, a patto che non ci sia vento.

Durante l’estate, le temperature elevate determinano una crescita rapida della Vanda, occorre quindi bilanciare le alte temperature con un maggiore quantitativo di umidità mediante vaporizzazioni, con un maggiore movimento d’aria e con maggiori bagnature e fertilizzazioni.

Luce:
il fattore luce è un elemento essenziale al fine di indurre la pianta alla fioritura: le Vanda a foglie cilindriche necessitano di una maggiore quantità di luce per firorire, occorrerà trovare una collocazione molto luminosa che permetta alla pianta di giovare della luce solare per buona parte della giornata. In estate occorre comunque fare attenzione alle ore centrali della giornata in cui l'intendsità dei raggi solari è particolarmente elevata.

I tipi a foglie nastriformi necessitano di un ombreggiamento durante la maggior parte della giornata, gradiscono, infatti, la luce del mattino mentre nelle ore pomeridiane prediligono l'ombreggiamento.
Acqua:
le Vanda necessitano di un buon quantitativo d’acqua ma al tempo stesso le radici devono asciugarsi rapidamente. Le innaffiature devono essere quotidiane durante i periodi molto caldi e soleggiati ed associate a frequenti nebulizzazioni.
In inverno dovranno essere innaffiate e nebulizzate con maggiore parsimonia.

Umidità:
è uno dei requisiti fondamentali per un sano sviluppo dell’orchidea: occorre nebulizzare le foglie e le radici giornalmente (quando si effettuano le nebulizzazioni le foglie dovranno essere asciutte prima di sera) oppure adagiare l’orchidea su sottovasi con uno strato di argilla ed acqua, facendo attenzione a non far entrare in contatto l’acqua con le radici.

Concimazioni:
sono orchidee che necessitano di un buon quantitativo di sostanze nutritive, per tale motivo durante l’estate (periodo di maggiore accrescimento) si potrà concimare con un fertilizzante N.P.K. 20 20 20 una volta settimana seguendo le dosi riportate sull’etichetta.

In alternativa è possibile concimare ad ogni innaffiatura utilizzando dosi di fertilizzante maggiormente diluite evitando così eccessi di fertilizzante.

Quando le temperature sono fredde le concimazioni possono essere effettuate ogni due tre settimane.

Per indurre la fioritura bisognerà, durante il periodo autunnale/invernale, utilizzare un fertilizzante con un elevato tasso di fosforo.

Movimento d’aria:
è un fattore fondamentale sia per le radici che amano il contatto diretto con l’aria sia per le foglie.

Rinvaso:
si effettua in primavera. Le Vanda coltivate nei cestini non hanno bisogno di essere rinvasate spesso, ma solo quando il substrato inizia a deteriorarsi, dunque a trattenere troppa acqua risultando molliccio al tatto o quando inizia a sbriciolarsi.

Il rinvaso si effettua mettendo il vecchio cestino contenente l’apparato radicale in ammollo nell’acqua, in questa maniera le radici ammorbidendosi saranno più malleabili e facili da gestire. Dopo aver ammorbidito le radici la pianta andrà posizionata con il vecchio cestino in un cestino più grande.

Le piante invasate devono essere rinvasate in un vaso con dimensioni leggermente più grandi. Il substrato dovrà essere costituito da bark di grossa pezzatura, felce arborea e carbone facendolo penetrare nelle radici.
Specie:

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