lunedì 25 maggio 2009

Orchis italica

Etimologia
Il nome del genere deriva dal greco orchis=testicolo, mentre il nome specifico deriva da italica=italiana proprio per la sua diffusione nel territorio italiano.
(Monti Ernici----Lazio----maggio 2009)



Nome italiano

Uomo nudo
Orchidea italiana.


Foglie
Le foglie sono raccolte in una rosetta basale di colore verde scuro con margine ondulato ed in alcuni casi le foglie si presentano anche maculate. le foglie cauline guainano il fusto.


Infiorescenza
E' corposa e densa costituita da fiori rosa o rossi , i sepali ed i tepali sono acuminati, costituiti da strisce color porpora e conniventi a formare il classico casco; il labello è trilobato e lo sperone rivolto verso il basso.



Periodo di fioritura
Da marzo a giugno.



Territorio di sviluppo
Nel centro Italia fino al sud con esclusione della Sardegna.



Habitat
Si trova nei querceti, scarpate, nei prati con terreno leggermente acido, in pieno sole o a mezz'ombra.


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Se il bark asciuga velocemente come bisogna regolare le innaffiature?


Quando rinvasiamo un'orchidea con bark solo bark appena acquistato dobbiamo tener presente che la sua capacità di trattenere acqua è molto esigua, pertanto le innaffiature potranno essere effettuate anche giornalmente proprio per sopperire a questo deficit.
Substrato composto da solo bark senza presenza di torba


C'è da fare una precisazione: l'ambiente di coltivazione influenza l'evaporazione dell'acqua e quindi le orchidee tenute all'esterno e quelle tenute all'interno delle abitazioni dovranno essere innaffiate in maniera differente poichè il bark asciugherà in tempi diversi.




Piante collocate all'esterno.
Come avrete notato, negli ultimi giorni le temperature sono salite notevolmente e l'afa si è fatta sentire mettendo alla prova anche le piante ed il loro apparato fogliare. Con temperature del genere un substrato composto da sola torba asciuga velocemente, figuriamoci un substrato di solo bark (quello da pacciamatura o specifico per orchidee) che, come detto in perecedenza, ha una ridotta capacità di ritenzione idrica quando lo si innaffia le prime volte.



Per ovviare a questa carenza può rivelarsi utile bagnare giornalmente l'orchidea tramite immersioni di qualche minuto ed applicare qualche ciuffetto di sfagno o semplice muschio sulle radici superficiali.
Per innaffiare tramite immersione il vaso deve essere forato lateralmente, in questa maniera l'acqua penetra agevolmente nel vaso senza far fuoriuscire i pezzetti di bark.


Piante collocate all'interno.
Anche le orchidee in casa risentono del caldo, ma c'è da dire che il livello di evaporazione dell'acqua è ridotto rispetto alle piante poste all'esterno per cui non vi consiglio di immergerle giornalmente in acqua come per quelle tenute all'esterno, ma di spruzzare quotidianamente acqua sul bark facendola penetrare nel vaso e di immergere quest'ultimo in acqua solo 1-2 volte a settimana, aumentando o riducendo questa pratica secondo necessità e quindi in base all'intensità delle temperature.



Fate comunque sempre attenzione agli eccessi d'acqua soprattutto per le orchidee tenute in casa perchè il bark può ingannare: a volte il bark può apparire asciutto, ma in realtà nel vaso è presente acqua e quindi umidità. Provate a mettere il vaso esposto alla luce diretta e la presenza di acqua sarà svelata grazie all'umidità che andrà a depositarsi sulle pareti del vaso. Se s'innaffiasse per immersione giornalmente si potrebbero causare gravi danni alle radici soprattutto quando le temperature non sono elevate.
Stato del bark prima di essere esposto alla luce diretta


Stato del bark dopo l'esposizione alla luce solare diretta



Ultima raccomandazione che vale per entrambi i casi, quindi sia per le orchidee tenute all'esterno che per quelle tenute all'interno: man mano che s'innaffia tramite immersione o con semplici innaffiature dall'alto, il bark acquisterà una maggiore capacità di ritenzione idrica e quindi risulterà umido più a lungo. Da ciò ne consegue che le immersioni o le innaffiature andranno calibrate ai tempi di asciugatura del substrato che con il tempo tenderanno ad aumentare mantenendo le radici umide più a lungo; non sottovalutate le temperature poichè qualche grado in meno rallenta i tempi di asciugatura.


Buona coltivazione.


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