il primo gruppo di Phragmipedium è contraddistinto da piccoli fiori dai colori sgargianti, con petali e sepali molto simili; di questo gruppo fanno parte il Phragmipedium sclimii, il Phragmipedium kovachii e il Phragmipedium fischerii;
il secondo gruppo di Phragmipedium è costituito dalle specie che si caratterizzano per i sepali più stretti e lunghi dei petali, con colorazioni che vanno dal giallo, al marroncino, al rosso e al rosato.
I Phragmipedium sono costituiti da un piccolo rizoma e da un fusto caratterizzato da un un insieme di foglie simile ad un ciuffo da cui si dipartono gli steli. Le fioriture sono molto abbondanti e avvengono tra la fine dell'inverno e l'inizio della primavera. La caretteristica di questa orchidea consiste nell'accrescimento dell'infiorescenza man mano che la pianta cresce. Le piante adulte, infatti, tendono a produrre fiori più grandi rispetto alle piante giovani, è quindi sconsigliabile dividere quest'orchidea per creare nuove piante. Le fioriture hanno un andamento diverso in base alla specie: in alcuni casi, infatti, i boccioli si aprono simultaneamente, in altri i boccioli seguono una fioritura scalare, in altri ancora i boccioli si sviluppano dalle ramificazioni dello stelo.
Temperature:
la maggior parte delle specie esigono temperature diurne intorno ai 29 - 32 °C (anche 35°C sono tollerati purchè si garantisca un buon livello di umidità e di ventilazione) mentre l'inverno le temperature diurne devono agirarsi intorno ai 16° C. Per queste orchidee è importante garantire un'escursione termica di circa 5 - 6 °C ed una buona ventilazione facendo attenzione, però, alle correnti d'aria..
Luce:
i Phragmipedium amano la luce quanto le Cattleya. Un buon quantitativo di luce ne determina un'ottima crescita e una buona fioritura. In casa è bene collocarle su un davanzale esposto ad est o ad ovest avendo l'accortezza di schermare la luce solare se questa si rivela intensa al punto tale da determinare scottature fogliari. I Phragmipedium vanno collocati a duna certa distanza gli uni dagli altri, ciò al fine di garantire una buona illuminazione su buona parte della pianta.
Un'eccezione è rappresentata dal Phragmipedium besseae che richiede un'intensità luminosa minore.
Innaffiature:
le innaffiature e l'umidità sono elementi molto importanti per queste orchidee: le radici amano substrati mantenuti costantemente umidi, mentre l'umidità può essere garantita attraverso nebulizzazioni giornaliere e predispondendo un sottovaso con argilla espansa ed acqua su cui andremo a posizionare il vaso contenente l'orchidea.
Quando si nebulizza èimportante che le foglie asciughino prima di sera in quanto questo genere di orchidee ha foglie molto sensibili ad eventuali ristagni d'acqua tra gli intersizi fogliari.
Le carenze d'acqua, a differenza di molte altre orchidee, rislutano mal tollerate dalle radici e si manifestano attraverso macchie sulle punte delle foglie. Tra un'innaffiatura e l'altra il substrato non deve asciugare completamente poichè si determinerebbero degli eccessi di sali che andrebbero a ledere la salute dell'arato radicale. Per tale motivo risulta conveniente innaffiare con acqua demineralizzata o di osmosi.
Substrato:
deve essere ben drenate e garantire una buona circolazione dell'aria. Un esempio di substrato è rappresentato da 4 parti di corteccia, 1 parte di argilla espansa, una parte di piccole palline di polistirolo o agriperlite e 1 parte di carbonella. Se non si disponde di tutti questi componenti potete limitarvi ad usare la corteccia, il polistirolo e l'argilla espansa.
Rinvaso:
i rinvasi vanno effettuati quando il substrato risulta deteriorato. Tenete presente che le costanti innaffiature determinano il rapido deterioramento del substrato, pertanto potrebbe essere necessario rinvasare di anno in anno.
devono essere effettuate durante tutto l'arco dell'anno con cadenza quindicinale durante la primavera e l'estate, mentre nel corso dell'autunno e dell'inverno le concimazioni potranno essere effettuate con cadenza mensile. E' importante fertilizzare tutto l'anno in quanto queste orchidee non osservano un periodo di riposo.
Tra una concimazione e l'altra dilavate bene il substrato con acqua distillata in maniera tale che i depositi di concime vengano eliminati grazie alle normali innaffiature.
Aurora, ciao sono Ellis.
RispondiEliminaCon quest'orchidea, Phragmipedium besseae, credo di aver trovato la mia pianta ideale..... vuole essere molto annaffiata, non deve asciugare il substrato.... qui davvero non rischio grossi danni..... Mi sa che inizio a trovare un posto libero.... questo acquisto "s'ha da fare" !!
Complimenti per l'articolo.
P.S. Mi accorgo anche che la data del post è 13 ottobre.... il giorno del mio compleanno..... questo è un segno "divino".... Dove la trovo quest'orchidea ?
Ciao Ellisabetta! Se non mi avessi mandato questo messaggio ti avrei consigliato quest'orchidea nel forum. Oltre ad essere molto appariscente nella fioritura è anche molto resistente contro i marciumi radicali. L'unico difetto sta nella delicatezza delle foglie che temono molto i ristagni idrici, per cui le vaporizzazioni andranno effettuate con molta parsimonia. Riguardo all'acquisto puoi rivolgerti a N&C.
RispondiEliminaAuguri per il tuo compleanno...anche se in ritardo!
buon giorno: come mai lo strato superficiale del terreno sul vaso di una mia orchidea è bianco?? cosa potrebbe essere?? muffa? grazie, elìa. idgie@libero.it
RispondiEliminaSalve ,non credo si tratti di muffa, ma di dpeositi di calcare dovuti alla durezza dell'acqua utilizzata per le innaffiature. Se utilizzi acqua di rubinetto dovresti lasciarla decantare per qualche giorno in maniera tale che il calcio si depositi sul fondo del recipiente, altrimenti puoi innaffiare con acqua demineralizzata senza alcun problema.
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