In autunno-inverno le Vandacee, chi più chi meno, osservano il riposo vegetativo che le porta ad una sorta di stasi sia a livello radicale che fogliare, oppure l'effetto stasi può interessare uno solo dei due apparati, principalmente quello radicale. Durante la stagione fredda infatti, nonostante le vandacee ed i generi o ibridi affini continuino ad emettere nuove foglie anche se con tempi abbastanza lunghi, presentano un apparato radicale dormiente caratterizzato da radici inattive che assumono una colorazione argentea o biancastra. Questa condizione può allarmare gli orchidofili inesperti che, avendo poca esperienza con questo genere di orchidee, non è in grado di capirne i ritmi vegetativi .
Partiamo subito dal presupposto che la maggior parte delle Vandacee riposano a livello radicale durante la stagione fredda e che questa fase dormiente si manifesta attraverso la modificazione dell'aspetto radicale. Le radici, infatti, assumono una colorazione argentea sull'intera struttura della radice soprattutto sulla cuffia radicale. Le radici, quindi, appaiono argentee lungo tutta la struttura della radicee sull'apice radicale, che anziché esseere verde o violaceo, espressione di attività vegetativa in corso, risulta essere grigio, argento o bianco.
Questa condizione è del tutto fisiologica e deve essere gestita in maniera adeguata. Molti neofiti, infatti, tendono a ritenere questa condizione come allarmante, incappando nell'errore più comune e cioè quello di innaffiare la pianta stressandola con quantitativi idrici inopportuni o di cercare metodi di coltivazione che aumentino in maniera sconsiderevole il tasso di umidità. Quando l'orchidofilo compie tale errore la pianta può manifestare vari sintomi, dal marciume del fusto che può insinuarsi come una malattia repentina e senza scampo, al marciume radicale.
Le radici essendo quasi inattive tendono a marcire e questo è il primo campanello di allarme che una pianta manifestare.
Quando le radici sono argentee e quando le temperature non sono alte, ma soprattutto quando la fase stagionale in corso è quella invernale o autunnale, occorre lasciare la pianta tranquilla senza stress inutili, questo vuol dire che la pianta non ha bisogno di essere innaffiata costantemente o di essere mantenuta umida al livello radicale non appena le radici assumono la colorazione argentea.
A complicare la situazione delle vandacee o dei generi affini è la coltivazione a radici nude in ambienti domestici.
La coltivazione a radici nude è preferibile in ambienti quali serre o similari poiché la scarsa umidità ambientale può comportare l'assottigliamento delle radici soprattutto nel periodo primaverile ed estivo, mentre in maniera marginale nel periodo autunnale ed invernale. Coltivare una Vanda a radici nude può indurre alla falsa concezione che la pianta debba essere innaffiata giornalmente o più volte nell'arco di una settimana. Questi ritmi potrebbero andar bene nella stagione primaverile o estiva ma non nella stagione autunnale o invernale per i motivi citati nella prima parte del post.
Questa condizione è del tutto fisiologica e deve essere gestita in maniera adeguata. Molti neofiti, infatti, tendono a ritenere questa condizione come allarmante, incappando nell'errore più comune e cioè quello di innaffiare la pianta stressandola con quantitativi idrici inopportuni o di cercare metodi di coltivazione che aumentino in maniera sconsiderevole il tasso di umidità. Quando l'orchidofilo compie tale errore la pianta può manifestare vari sintomi, dal marciume del fusto che può insinuarsi come una malattia repentina e senza scampo, al marciume radicale.
Le radici essendo quasi inattive tendono a marcire e questo è il primo campanello di allarme che una pianta manifestare.
Quando le radici sono argentee e quando le temperature non sono alte, ma soprattutto quando la fase stagionale in corso è quella invernale o autunnale, occorre lasciare la pianta tranquilla senza stress inutili, questo vuol dire che la pianta non ha bisogno di essere innaffiata costantemente o di essere mantenuta umida al livello radicale non appena le radici assumono la colorazione argentea.
A complicare la situazione delle vandacee o dei generi affini è la coltivazione a radici nude in ambienti domestici.
La coltivazione a radici nude è preferibile in ambienti quali serre o similari poiché la scarsa umidità ambientale può comportare l'assottigliamento delle radici soprattutto nel periodo primaverile ed estivo, mentre in maniera marginale nel periodo autunnale ed invernale. Coltivare una Vanda a radici nude può indurre alla falsa concezione che la pianta debba essere innaffiata giornalmente o più volte nell'arco di una settimana. Questi ritmi potrebbero andar bene nella stagione primaverile o estiva ma non nella stagione autunnale o invernale per i motivi citati nella prima parte del post.
Dunque la coltivazione a radici nude oltre ad arrecare probabili danni all'apparato radicale con assottigliamenti delle radici e con la perdita del turgore fogliare può comportare anche marciumi derivanti dagli ececssi idrici.
La coltivazione ideale per questo genere di piante sarebbe quella in serra, ma per chi non può disporre di una serra è possibile comunque attuare delle strategie finalizzate a preservare la salute della pianta.
Le Vandacee, gli Ascocentrum, le Ascocenda, le Vascostylis etc possono essere coltivate nel classico vaso trasparente contenete bark.
La coltivazione ideale per questo genere di piante sarebbe quella in serra, ma per chi non può disporre di una serra è possibile comunque attuare delle strategie finalizzate a preservare la salute della pianta.
Le Vandacee, gli Ascocentrum, le Ascocenda, le Vascostylis etc possono essere coltivate nel classico vaso trasparente contenete bark.
Vanda ibrido
Ascocentrum ampullaceum
Vanda tricolor Questa metodologia di coltivazione permette alla pianta di non avere l'apparato radicale a stretto contatto con l'aria secca: l'azione "contenitiva" del bark mantiene un livello di umidità tale preservare la stuttura radicale. Anche la coltivazione nel bark nel periodo invernale necessita di un rallentamento considerevole delle innaffiature poiché come detto in precedenza le radici sono inattive e quindi meno predisposte all'assorbimento idrco.
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ciao!
RispondiEliminaun po' incoscientemente quest'anno ho acquistato una piccola vanda da tenere in appartamento. inizialmente ha sofferto un po' perdendo diverse foglie, adesso sembra essersi stabilizzata. nonostante ciò non mi sembra in buonissimo stato, e soprattutto temo che con la stagione calda si disidrati stando con le radici nude.
vorrei quindi metterla in bark. ho notato, quando annaffio, che parte della radice diventa verde (come una phal) mentre la parte restante è marroncina. vuol dire che è secca? devo tagliarla prima di rinvasare?
ti rigrazio, ciao!
Ciao,
RispondiEliminase la pianta ha perso diverse foglie questo sarà dipeso da eccessive innaffiature. La perdita delle foglie è spesso legata a problemi di questa natura, difatti nel post si fa riferimento ai problemi derivanti dalle innaffiature nel periodo invernale.
La parte marroncina delle radici è tale perchè i tessuti sono marciti. Fai molta attenzione alle innaffiature ed utilizza il bark come substrato.
Ciao
Si, le parti marce o secche vanno tagliate.
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