Quest'ultima domanda mi ha fatto sorridere poichè una pianta vigorosa e quindi dotata di un ottimo apparato fogliare e radicale ha più probabilità di fiorire rispetto ad una pianta più piccola e meno vigorosa.
Se dovessimo analizzare le cause che inducono un'orchidea del genere Cymbidium a saltare la fioritura potremmo subito dire che le cause di una mancata fioritura possono essere molteplici, dal quantitativo di luce inadeguato al tipo di coltivazione adottata, dall' inadeguatezza dei nutrienti apportati al mancato riposo invernale, da una scarsa crescita radicale ad una mancata crescita delle radici causata da patologie fungine e via discorrendo.
Ma entriamo nel dettaglio
Luce
Una corretta esposizione alla luce stimola la pianta ad avere una corretta crescita dell'apparato fogliare oltre che ad emettere un'abbondante fioritura.
Per stimolare la formazione degli pseudobulbi fogliari e floreali occorrerà fornire un buon quantitativo di luce durante tutto l'arco dell'anno, con picchi di luce diretta dall'autunno fino al primo periodo estivo. Durante l'estate ormai inoltrata potrà essere necessario proteggere la pianta dalla luce diretta durante le ore centrali della giornataal fine di evitare eventuali scottature fogliari.
Un Cymbidium coltivato in condizioni di luce minime può saltare la fioritura e produrre vegetazioni deboli oltre che manifestare gli effetti dell' eziolatura fogliare; contrariamente un Cymbidium coltivato in condizioni di luce adeguate alle sue esigenze di sviluppo, crescerà in maniera ottimale sviluppando molteplici pseudobulbi floreali oltre che fogliari.
Innaffiature e periodo di riposo
Il fattore acqua è molto importante soprattutto nel periodo autunnale ed invernale poichè la pianta entra nella fase del riposo vegetativo, periodo in cui necessita di una graduale sospensione delle innaffiature e delle concimazioni. La mancata sospensione delle innaffiature durante tale periodo non permetterà alla pianta di attivarsi per l'emissione di nuove spighe floreali.
Durante la primavera e l'estate la pianta ha bisogno di innaffiature costanti ed adeguate alle sue necessità (non esistono scadenze fisse per innaffiare, ma occorre innaffiare la pianta in base alle sue necessità e cioè quando il substrato risulta asciutto o semi asciutto e quando le condizioni climatiche determinano la rapida asciugatura del substrato); mentre un discorso differente deve essere fatto per il periodo autunnale ed invernale: la mancata sospensione delle innaffiature durante tali periodi stimola la pianta ad emettere pseudobulbi fogliari anzichè floreali e la espone allo sviluppo di patologie fungine poichè l'apparato radicale essendo nella fase del riposo non è in grado di assimilare acqua in maniera adeguata.
Ma vediamo più attentamente la fase del riposo che forse la si può considerare l'elemento più importante ai fini della fioritura.
Il periodo autunnale ed invernale è un periodo molto delicato in quanto la pianta entra nella fase del riposo vegetativo, fase in cui a partire dall'autunno occorrerà diminuire gradulamente le innaffiature fino a sospenderle quasi del tutto nel periodo invernale. Nel corso dell'inverno, quindi, la pianta dovrà essere sottoposta allo stop delle innaffiature e coltivata in un ambiente con temperature fresche. Le temperature ideali si aggirano intorno ai 10°C , ma queste piante sono in grado di tollerare temperature vicine allo zero senza alcuna difficoltà. Il Cymbidium durante tale periodo può essere coltivato all'interno delle abitazioni purchè posto in un luogo fresco e molto luminoso, in alternativa qualora si decidesse di coltivare i Cymbidium in ambienti esterni, sarà necessario trovare una collocazione adeguatamente riparata dalle piogge (poichè come detto in precedenza la pianta necessita dello stop delle innaffiature) e bene illuminata. Dunque la fase del riposo deve essere caratterizzata dal binomio scarse innaffiature/temperature fresche. Se a questi due elementi associamo una buona fonte luminosa il riposo avverà secondo il giusto iter.
Problemi radicali
Un Cymbidium può saltare la fioritura qualora l'apparato radicale dovesse presentare problematiche derivanti dai marciumi radicali. Questi ultimi debilitano le difese della pianta e accelerano il processo di utilizzazione delle risorse energetiche ai fini della sopravvivenza: l' utilizzo di tali energie va a scapito della fioritura poichè la pianta, anzichè utilizzare le energie accumulate nel corso della primavera-estate a favore della fioritura, utilizza tali energie per il proprio sostentamento.
Un apparato radicale vigoroso e ben sviluppato facilita l'attecchimento della pianta nel vaso ed aumenta l'apporto di sostanze nutritive all'intera pianta.
Problemi radicali e asportazione delle radici
Un apparato radicale marcescente necessita di un rinvaso con relativa asportazione delle parti malate.
Questo per la pianta è uno stress non indifferente, ma l'asportazione delle radici marce è una procedura che deve essere fatta per salvaguardare la salute e l'integrità della pianta. L'asportazione delle radici comporterà l'utilizzazione di una buona parte delle risorse energetiche accumulate negli pseudobulbi a favore del ripristino delle radici. In situazioni del genere la pianta utilizza le proprie energie a favore dell'attività radicale anziché attivarsi per la fioritura. Questo comportamento è del tutto normale e oserei dire indispensabile per la salute e la salvaguardia della pianta.
Il rinvaso e l'asportazione delle radici marcescenti deve essere fatto in qualunque momento se necessario.
Substrato inadeguato
Anche il substrato se inadeguato comporta problemi per la fioritura: un substrato inadeguato dal punto di vista della ritenzione idrica fa si che le radici coabitino in un ambiente deleterio per la loro salute in quanto dall'inadeguatezza del substrato può derivare il binomio marciume/mancata fioritura.
Parlando sempre di substrati c'è da sottolineare che un substrato ormai deteriorato o inesistente come nella foto determina la mancanza di un ambiente sano per la coltivazione e l'impossibilità per la pianta di assimilare sostanze nutritive.
Tale condizione determina per la pianta una sofferenza non indifferente alla quale si può porre rimedio effettuando un rinvaso soft.
Temperature
L'irregolarità delle condizioni climatiche può causare un ritardo nella fioritura oppure non indurla affatto. Se durante il periodo autunno/inverno le temperature non scendono sotto una determinata soglia la pianta può non essere stimolata al punto tale da emettere lo stelo oppure può arrivare alla fioritura con estremo ritardo. Le piante da serra fredda hanno bisogno di basse temperature per poter fiorire ed il Cymbidium non è esente da tale esigenza. (Leggi le note per la coltivazione del Cymbidium)
Questo piccolo articolo ha la valenza di un piccolo contributo che tocca le principali cause della mancata fioritura.
Ulteriori elementi informativi che emergeranno nel Blog o nel Forum grazie ai vostri contributi saranno prontamente inseriti.
grazie per questo articolo!
RispondiEliminal'ho letto con molta attenzione proprio perché i miei cymbidium non fioriscono.
ho una domanda un po'scema sull'ultima foto: quest'estate una conoscente mi ha regalato il suo cymbi, sfiorito, e quando l'ho svasato si presentava così, con pochissimo substrato e con le radici "spugnose". la mia domanda è proprio sulle radici: qual è la consistenza delle radici sane del cymbidium? mi aspettavo fossero come quelle delle phalaenopsis, quindi ho tagliato dove sentivo questa consistenza spugnosa. purtroppo non sono riuscita a far sopravvivere la pianta...non è che ho tagliato roba sana? :(
grazie!
Ciao Letizia
RispondiEliminale radici dei Cymbidium sono spugnose ma devono essere consistenti al tatto.Questo vuol dire che non devono sfaldarsi tra le dita e non devono risultare zuppe d'acqua. Il taglio delle radici non credo abbia determinato la morte della pianta, di certo dopo il taglio delle radici sane questa avrà subito un forte stress tale da renderla debole, ma credo che la causa della morta sia da rintracciare in altri fattori successivi al taglio delle radici.
A.
ciao, Aurora, un post perfetto ed utilissimo!
RispondiEliminaPenso ci sia un'ultima variabile, su cui purtroppo non si può influire e cioè il tempo all'inizio dell'autunno:periodi prolungati di giornate soleggiate e con forte escursione termica tre giorno e notte favoriscono la formazione degli steli, invece periodi "confusi",con condizioni variabili rendono più difficile il tutto.negli ultimi anni ho notato con il clima sempre diverso da anno ad anno una irregolarità nella fioritura di cymbidium che prima fiorivano ogni anno regolarmente nello stesso giorno!tu che ne pensi?
luigi
Ciao luigi,
RispondiEliminahai ragione sulla questione del clima che di certo non aiuta quando risulta incerto. Questo vale soprattutto per le piante da serra fredda che hanno bisogno di particolari condizioni climatiche per fiorire. In alcuni casi possono saltare la fioritura oppure fiorire in un secondo momento con una tempistica irregolare.
A.
Ciao, non avendogli dato il giusto freddo, posso recuperare ora mettendola fuori?
RispondiEliminaOlmo
Ciao Olmo, dubito che possa fiorire ,ma posizionandola all'esterno male non fai.
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