Il genere Dracula è originario dell’America centro meridionale con particolare sviluppo in Ecuador; sono orchidee sempreverdi distinte in epifite e terricole dalle dimensioni variabili comprese tra medie dimensioni e specie in miniatura.
Le foglie sono nastriformi ed appuntite, in alcuni casi caratterizzate da marcate venature. Le foglie crescono in piccoli cespi alla base dei quali si sviluppano lunghi fusti nella maggior parte dei casi penduli, costituiti da singoli fiori dalle dimensioni generose il cui colore varia dal giallo, al viola, al rosso.
Dracula houtteana
La loro storia risale al 1870 quando furono scoperte nelle fitte e nebbiose foreste della Cordigliera occidentale Colombiana ed in Ecuador.
Il fiore delle Dracula può ricordare o essere confuso con il fiore delle Masdevallia ma ad un’attenta osservazione si può notare la differente forma triangolare del fiore con petali dotati di un sottile e lungo sperone simile ad una coda. Il fiore, inoltre, presenta striature o puntinature di colore porpora o marrone su tutta la superficie dei petali o solo sui bordi, caratteristica che ne aumenta la particolarità e la bellezza estetica.
Il nome Dracula deriva dalla particolarità del fiore che ne ricorda l’aspetto di un "piccolo drago".
Luce
Il genere Dracula non ama la luce diretta del sole soprattutto durante i mesi estivi, deve quindi essere coltivata in un ambiente luminoso ma non direttamente raggiunto dai raggi solari. In estate è bene ombreggiare la pianta soprattutto se le temperature sono elevate e se l’irradiazione solare è intensa.
Temperature
Sono orchidee che temono il freddo ed hanno quindi bisogno di temperature gradevoli soprattutto durante i periodi freddi, mentre durante l’estate occorre far attenzione ai periodi in cui il caldo raggiunge una notevole intensità cercando di aumentare la ventilazione, le nebulizzazioni e quindi il livello di umidità.
Innaffiature/Umidità
Devono essere effettuate con regolarità durante tutto l’arco dell' anno evitando però i ristagni idrici i quali risultano nocivi per le radici che essendo abbastanza sottili sono maggiormente suscettibili agli eccessi d‘acqua. E' bene innaffiare con acqua piovana se possibile o in alternativa con acqua demineralizzata.
Alle innaffiature è bene associare delle nebulizzazioni dell’apparato fogliare poiché queste piante nel loro habitat naturale vivono in ambienti particolarmente umidi con tassi di umidità vicini al 90%. Per alcune specie, tra cui la Dracula vampira, un elevato tasso di umidità è indispensabile per mantenere la turgidità dei fiori: un ambiente particolarmente secco determina la chiusura dei fiori.
Substrato
Come substrato può essere utilizzato bark di piccola pezzatura unito a piccoli ciuffi di sfagno e pezzetti di polistirolo, o in alternativa è possibile invasare le Dracula in un substrato composto da solo sfagno.
Per le specie terricole occorre utilizzare un substrato più ricco e corposo composto da torba di sfagno, humus, bark di piccola pezzatura e materiale drenante tra cui polistirolo, agriperlite ecc.
E’ bene utilizzare vasi forati e quindi contenitori in rete metalicca o in legno poichè gli steli si sviluppano alla base dei cespi fogliari e seguendo il geotropismo negativo assumono un portamento pendulo.
Concimazioni
Le concimazioni devono essere effettuate a partire dalla primavera per poi concludersi ad ottobre/novembre ed interrompersi durante la stagione fredda. In primavera occorre utilizzare un fertilizzante con un alto titolo di (N) Azoto ( 30 - 10 - 10 oppure 5- 3 - 3 ) mentre a partire dall’estate fino ad ottobre si utilizzerà un concime con un alto titolo di (P) e (K) Fosforo e Potassio per stimolare la fioritura (10 - 30 - 20 / 3 - 5 - 7 - ecc.).
Prima di concimare le Dracula, è essenziale bagnare le radici con acqua e poi somministrare la soluzione di acqua e fertilizzante per evitare di far bruciare le radici. A tal proposito è bene anche utilizzare piccole dosi di fertilizzante, poiché eccessive dosi potrebbero pregiudicare la salute delle radici.
Moltiplicazione
La moltiplicazione si effettua attraverso la divisione dei cespi .
Malattie e parassiti
Problemi radicali e quindi marciumi possono insorgere in seguito ad abbondanti ed eccessive innaffiature, mentre i principali parassiti che possono attaccare la pianta sono gli afidi e la cocciniglia. Interventi preventivi mediante somministrazione di antiparassitari a base di Imidacloprid possono essere effettuati due volte l’anno e quindi uno in primavera ed uno in autunno mediante semplice vaporizzazione del prodotto
Nessun commento:
Posta un commento
Inserisci la tua domanda