Il termine Keiki (bambino) h si sviluppano dalla gemme dormienti presenti sui fusti, sugli steli o alla base degli pseudobulbi o del colletto delle nostre orchidee.
Generalmente le orchidee producono keiki quando non hanno ricevuto una coltivazione adeguata: le gemme nodali si attivano e anzichè produrre fiori si attivano per la produzione di nuove piante.
(foto 1)
Le Phalaenopsis producono keiki sugli steli, in corrispondenza delle gemme dormienti ppure formarsi alla base del colletto (foto2).
Le Phalaenopsis producono keiki sugli steli, in corrispondenza delle gemme dormienti ppure formarsi alla base del colletto (foto2).
foto 2
Le Phalaenopsis emettono keiki quando non sono sottoposte a temperature costanti di 13 -14 °C essenziali, per indurre fondamentali essenziali per una corretta coltivazione non sono adeguati.
(foto tratta da http://www.ltn.lv/~estere/eque02m.jpg)
Una volta che il keiki è ben formato ed ha sviluppato radici lunghe circa 4 - 5 cm lo si può staccare dalla pianta madre e rinvasare singolarmente come una normale orchidea.
Un Keiki per sviluppare radici abbsatanza lunghe può impiegare diverso tempo: in alcuni casi l'emissione di nuove radici avviene in tempi rapidi, in altri l'attesa risulta abbastanza lunga (anche diversi mesi).
Al momento della divisione, occorrerà utilizzare strumenti (taglierino, bisturi, forbice, coltello) sterilizzati.
Per concludere, i keiki si formano a causa di un’errata coltivazione che non permette alla pianta di canalizzare le energie necessarie verso le gemme dormienti ai fini della fioritura. I tal modo la pianta ritiene più semplice ed utile produrre nuove piante ai fini della continuazione della specie invece che attivarsi per la fioritura.
In alcuni casi, però, il fenomeno della filiazione si verifica anche involontariamente.
Ciò può deludere perché l’emissione del keiki comporta la perdita della fioritura, ma a mio avviso, è comunque un lieto evento.
Per concludere, i keiki si formano a causa di un’errata coltivazione che non permette alla pianta di canalizzare le energie necessarie verso le gemme dormienti ai fini della fioritura. I tal modo la pianta ritiene più semplice ed utile produrre nuove piante ai fini della continuazione della specie invece che attivarsi per la fioritura.
In alcuni casi, però, il fenomeno della filiazione si verifica anche involontariamente.
Ciò può deludere perché l’emissione del keiki comporta la perdita della fioritura, ma a mio avviso, è comunque un lieto evento.
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come può essere spiegata la nascita di un keiki alla base di una phalaenopsis quasi contemporaneamente alla fioritura e alla xomparsa di nuove radici aeree e ben 3 foglie!!!La pianta sembra in ottimo ststo!!!
RispondiEliminaLa comparsa di un keiki non è necessariamente legata ad una sofferenza della pianta o ad errori di coltivazione. Come nel tuo caso spesso e volentieri si assiste alla formazione di keiki su orchidee sane, in piena fioritura e che non manifestano alcun tipo di problema.La formazione di keiki, infatti, si manifesta anche in maniera involontaria. Evidentemente la tua orchidea ha un gran quantitativo di energie necessarie non solo per l'emissione di nuove foglie ma anche per la formazione di un keiki. Continua a coltivarla come hai fatto fin'ora.
RispondiEliminaSalve, ho un keiki su una canna di Dendrobium e volevo sapere come fare per innaffiarlo dato che la posizione in cui è nato è alquanto anomala.
RispondiEliminaGrazie
Ciao, considera che il keiki è costantemente nutrito dalla pianta madre quindi eventuali innaffiature delle radici rappresentano un valore aggiunto. Un keiki presente su una canna, quindi, può anche non essere innaffiato/vaporizzato poichè è la pianta madre che ne garantisce il giusto sostentamento.
RispondiEliminaComunque le radici del keiki possono essere vaporizzate con uno spruzzino, in questa maniera contribuirai a mantenerle umide ed idratate.
salve! la mia phalaenopsis ha emesso un keiki da cui è già spuntato un ramo da fiori.ci sono anche due belle radici lunghe circa 5/6 cm. ho paura di tagliarlo ora per non compromettere la futura fioritura. che faccio? grazie mille
RispondiEliminaIn questa situazione è meglio attendere il termine della fioritura per non comprometterla: lascia il keiki attaccato alla pianta madre ed effettua il distacco a fioritura terminata. Questo discorso è da intendersi per orchidee che non hanno problemi radicali dovute a marciumi o eventuali malattie, se invece noti che l'orchidea madre presenta delle sofferenze stacca il keiki e rinvasa. Buona coltivazione.
RispondiEliminagrazie mille! la pianta mi sembra in buona salute, dunque aspetterò!
RispondiEliminaciao sono stefania, vorrei sapere come faccio a tagliare e ad invasare il mio keiki prodotto da una phalaenopsis?grazie
RispondiEliminaCiao Stefania,
RispondiEliminail keiki ha prodotto radici abbastanza lunghe per essere staccato dalla pianta madre?Questo è un particolare molto importante altrimenti non è opportuno operare per il distacco.
Leggi questo argomento:
come staccare un keiki
Ciao!
RispondiEliminaun mio ibrido di dendrobium nobile ha due keiki belli rigogliosi....mi era già successo con un altro, ma perché questi non hanno radici? è normale?
grazie!
Ciao Letizia, capita che i keiki tardino ad emettere radici o che la crescita di queste sia particolarmente lenta.Ogni pianta, keiki compresi, ha i suoi ritmi.
RispondiEliminaCiao..
Ciao Aurora, complimeni per il blog molto esaustivo. Avrei bisogno di un consiglio. Ho due canne verdi separate di dendrobium phal (aveva i petali e sepali verdi tranne il labello che e' viola vignaccia), completamente senza foglie, alla base hanno: una 3 keiki, l'altra ne ha 5 con entrambe radici di 3/4 cm tutto intorno. E' da un po' che le radici non crescono piu' e le punte si sono scurite e assottigliate. Inizialmente le canne le avevo messo in sacchetti e difatti le radici crescevano, poi raggiunte una certa lunghezza ho accestito ma la crescita delle radici si e' fermata. Poi ho provato a metterle in un vaso di vetro con sotto tanto bark e due dita di acqua, ma le canne le tenevo solo appoggiate, in modo che prendessero solo l'umidita' che saliva, ma le radici non si muovono anzi sembrano peggiorare il loro aspetto. E' possibile che loro non vogliano proprio essere bagnate? Non rischio di farle seccare se non le bagno? Se le radici peggiorano ancora posso spolverare con un po' di ormone per salvare il salvabile?
RispondiEliminaGrazie mille!
Ciao, non ho capito bene se i keiki sono stati staccati dalla canna madre o sono ancora ben saldi. Potresti fornire ulteriori informazioni?
RispondiEliminaLa punta nera delle radici purtroppo non preannuncia nulla di positivo perchè generalmente le radici in questo stato vanno a morire.Aspetto notizie.
Ciao
Si hai ragione non l'ho scritto. La pianta all'acquisto aveva tre canne ma una era piccolissima. Le canne hanno perso tutte le foglie e hanno prodotto keiki alla base delle due canne grandi. Io ho solo diviso le due grandi canne ma i keiki sono ripettivamente rimasti alla loro base. Considera che le foglie continuano a crescere belle verdi. ora Il keiki piu' grande sara' 5 cm circa.
RispondiEliminaHo phal e oncidium che scoppiano di salute ma questa non capisco proprio cosa vuole. Alcune radichette (non tutte) hanno delle forme particolari, si allargano e si stringono come il corpo dei bruchi, come se avessero avuto umidita' alternata a siccita', cosa probabile dal momento che cercavo una soluzione ottimale per loro, ma posso mica tenerle sempre nel sacchetto! Tu che dici? Dove le dovrei sistemare e come le devo bagnare?
Grazie infinite per la tua disponibilita'
Roberta
Ciao Aurora, ho una Phalaenopsis da più di due anni che già da più di un anno ha fatto due keiki lungo il ramo floreale. Questi hanno una sola radice ciascuno, entrambe lunghe circa 10 cm. Ora, sia la pianta madre che i due keiki stanno mettendo una nuova foglia dal centro, ma di nuove radici ai keiki nemmeno l'ombra. Nel frattempo mi sono accorta che l'estremità del ramo sul quale sono cresciuti i keiki è ingiallito fino allo snodo dove è attaccato il keiki più in alto (è un po' complicato, non so se sono stata chiara?!?!?). Devo aspettare altre radici perché una non è sufficiente per il distacco dei keiki, o è il caso di toglierli a causa di questo ingiallimento dell'estremità del ramo? Grazie
RispondiEliminaAh ho dimenticato di descriverti le canne: sono senza foglie completamente, verde erba intenso ma tutte raggrinzite, come spremute, non so quanto abbiano ancora da dare anche se e' da tanto che sono cosi' ormai.
RispondiEliminagrazieeee
Ciao Roberta,
RispondiEliminatogliere i keiki dal sacchetto, soprattutto ora che la fase vegetativa va incontro al riposo, potrebbe essere dannoso per la pianta.I keiki una volta trasferiti nel classico vasetto con bark o sfagno potrebbero soffrire a livello radicale a causa della mutazione del livello di umidità.
Quello che ti consiglio, visto l'approssimarsi dell'autunno e quindi della minore spinta vegetativa, è quello di lasciare il tutto nella busta diminuendo però il livello di umidità interna. La prossima primavera potrai togliere il keiki dalla busta con più tranquillità.
Il sacchetto dovrà essere posto in un luogo caldo e luminoso e dovrai contrallare il livello di umidità interna. Se troppo elevata dovrai diminuirla.
Le vecchie canne di norma perdono le foglie ma ciò non è un problema anzi, non è altro che il normale ciclo vegetativo della pianta.
Non staccare il keiki dalla pianta madre ma lascialo vegetare nutrendosi delle risorse nutritive presenti nei vecchi pseudobulbi.
Quest'ultimi presentano delle grinze proprio perchè trasferiscono le loro riserve interne alla giovane pianta.
Spero proceda tutto per il meglio e mi raccomando fai attenzione all'umidità interna al sacchetto che se troppo alta oltre a danneggiare le radici può far marcire i giovani keiki.
Rispondo ad un'altra domanda di cui per motivi tecnici è stato impossibile inserire la domanda.
RispondiEliminaSe non erro Cristina mi scriveva:
ho una Phalaenopsis con keiki sullo stelo e quest'ultimo sta progressivamente ingiallendo.
Il keiki anche se è provvisto di una sola radice può essere staccato?
" Il keiki deve essere staccato dallo stelo perchè ingiallendo non apporta più alcun nutrimento al keiki. Stacca quindi il piccolo keiki e posizionalo in un vaso contenete bark di piccola pezzatura.
Il keiki dovrà essere abituato gradatamente alle innaffiature quindi fai attenzione a non fornire quantitativi eccessivi d'acqua."
Ciao Aurora, ho una bellissima Catleya portata dal Venezuela con un nuovo bulbo dove sta uscendo la guaina del fiore, dici que fiorisce adesso che siamo in autunno? C`e molta meno luce, cosa devo fare? non vorrei perdere questo fiore!!!!!Grazie. Sandra
RispondiEliminaCiao Sandra,
RispondiEliminala capsula ed i bocioli in essa contenuti impigheranno un pò per maturare.
Comunque non allarmarti e posiziona la pianta in un luogo caldo ed il più possibile luminoso.
Anche se la luce non è ottimale non dovresti avere problemi.
Per sopperire alla scarsa luce autunnale ed invernale in estate cerca di fornire un buon livello d'intensità luminosa ponendo la pianta anche all'esterno.In questa maniera l'orchidea avrà modo di immagazzinare un buon quantitativo di energie utili per la prossima fioritura.
Come posso fare a far produrre un keiki alla mia orchidea per farla riprodurre?
RispondiEliminaCiao Fabio,
RispondiEliminapotresti fornire qualche informazione in più chiarendo di quale orchidea si tratta?
E' una Phalaenopsis, o meglio sono 5 Phalaenopsis.
RispondiEliminaPer quanto riguarda le Phalaenopsis credo tu debba affidarti a madre natura.
RispondiEliminaNel caso delle orchidee provviste di pseudobulbi il discorso cambia.
cara aurora, quando il keiki di una mia phalenopsis era pronto per essere staccato dal keiki sono spuntati due steli floreali. purtroppo però gli steli, molto sottili, non fioriscono più. i bocci sono fermi da tempo, anche se in buona salute. cosa faccio? grazie federica
RispondiEliminaCiao federica, gli steli appartengono alla pianta madre o al keiki?
RispondiEliminagli steli appartengono al keiki, è per questo che non ho più avuto il coraggio di staccarlo dalla pianta madre... speravo riuscisse a fiorire ma credo di aver preteso troppo. Cosa ne dici? grazie federica
RispondiEliminaIn questo caso lascerei il keiki attaccato alla pianta madre per vedere se lo sviluppo degli steli sarà favorito dalla pianta adulta. Se nel corso del tempo non dovessi notare ulteriori sviluppi degli steli, puoi anche staccare il keiki.
RispondiEliminasalve a tutti!
RispondiEliminala mia phal ha creato un keiki sullo stelo, che è cresciuto rigoglioso ed ha ora due radici belle lunghe e due appena spuntate. Mi stavo accingendo a separarlo dalla pianta madre quando ho visto che quest'ultima sta mettendo un nuovo stelo, che ora è lungo circa un centimetro.
Staccare il keiki potrebbe traumatizzare la pianta o le faciliterebbe solo il lavoro con il nuovo stelo?
grazie mille,
Irene
Ciao Irene, se è la Phal madre ad aver emesso lo stelo puoi staccare tranquillamente il keiki senza alcun trauma.
RispondiEliminasulla mia phal è nato, già da tempo, un keiki che ora ha tre radici lunghe circa 3 cm e tre foglie. non sono riuscita a capire come tagliarlo dalla pianta madre: devo lasciare un pezzetto di ramo attaccato o no? da qualche parte ho letto che sarebbe meglio metterlo in un composto per farlo attecchire prima di tagliarlo: che ne dici? e quale composto usare (prima o dopo)? Grazie Paola
RispondiEliminaciao Aurora,
RispondiEliminaho un dentrobium nobile, e nel suo stelo sono cresciuti 3 keiki.Il più grande è lungo 10 cm, glio altri poco meno... e di radici nemmeno l'ombra.
Che fare ? Ma le radici crescono da sole o devo fare qualcosa ?
In quale perioedo, eventualmente , li posso staccare e rinvasare ?
... è la mia prima orchidea....
Nadia
Ciao Paola,
RispondiEliminala pianta va semplicemente staccata facendo prsssione nel punto di contatto tra lo stelo e la base della giovane pianta. Puoi utilizzare un coltellino per staccarla. La pianta una volta staccata va messa in un vaso con semplice bark di piccola pezzatura: utilizzare un composto troppo umido come ad esempio lo sfagno, potrebbe alterare lo stato delle radici che da una condizione di scarsa umidità radicale passerebbero ad un eccesso di umidità che potrebbe far marcire gli apici radicali.
Ciao Nadia,
RispondiEliminase i keiki non hanno radici sufficientemente lunghe e se il loro sviluppo non è ancora a buon punto è preferibile lasciarli attaccati alla pianta madre poichè non autonomi.
Dunque lasciali attaccati e la prossima primavera effettua il distacco senza problemi. Ricorda che per avere dei keiki sani e forti questi devo avere radici lunghe e il keiki stesso deve essere abbastanza sviluppato e formato.